Sunday, February 20, 2011

Il nuovo libro sui Nativi digitali esce il 24 febbraio in libreria ecco la quarta di copertina


Paolo Ferri

Nativi digitali

Collana Saggi Bruno Mondadori Pagine 224 Euro 18,00

Chi sono i nativi digitali, come pensano, come imparano? E in che modo sono diversi dagli immigranti digitali?

Paolo Ferri, uno degli autori di riferimento per quanto riguarda le nuove tecnologie e la loro influenza sulla didattica e la cultura, affronta un tema al centro del dibattito, presentandoci una vera e propria nuova generazione dellhomo sapiens, nata dopo la diffusione di Internet. Il libro analizza i modi in cui i nativi digitali usano le nuove tecnologie, dai social network ai mondi virtuali, dal cellulare a Messenger e Twitter, e approfondisce le loro inedite modalità di apprendimento, basate sullesperienza e sulla condivisione con i pari. Sulla base di ciò, propone una mappa delle metodologie didattiche e comunicative che questa nuova generazione richiede, a scuola, nel lavoro e nella vita di tutti giorni.

2 comments:

Anonymous said...

Salve sono un ingegnere informatico DONNA. Ho tre bimbi uno di 13 mesi uno di tre anni e una di sei. Ritengo che parlare di questo tema sia molto importante per noi genitori dato che vedo i miei piccoli divertirsi con le app o creare fumetti col pc o kiamare il babbo dal cell... penso che correrrò in libreria a comprare presto questo testo. C

Elena said...

Buongiorno, noi ci siamo incontrati stamane a La Spezia, e sono una delle due ragazze che alla fine confutò le sue teorie. Rimango delle mie opinioni, incentiverei di più la vita sociale attiva dei bambini, anziché la passiva tecnologica. I bambini hanno bisogno di aria aperta, giochi semplici.
Ultimamente ci si diverte sempre meno e sempre più difficilmente. Se diamo oggetti come pc o tablet ai bambini piccoli, costoro non riusciranno più a divertirsi con le piccole cose! Scusi ma un minimo di umanità serve, anche se blocca la "tecnologizzazione" delle più tenere età.
Dovrebbe pensarci un po' di più.
Questa mattina siamo rimasti tutti abbastanza delusi.